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28/1/2015 - Germania - Forum Don Bosco 2015: uno spazio di dialogo con e per i giovani
Foto dell'articolo -GERMANIA – FORUM DON BOSCO 2015: UNO SPAZIO DI DIALOGO CON E PER I GIOVANI

(ANS – Bonn) – Il mondo si può salvare solo insieme ai giovani. D’altra parte i politici, con l’aiuto della Chiesa e dei giovani di tutto il mondo, possono riuscirci. È quanto emerso al Forum Don Bosco, svoltosi lo scorso 24 gennaio presso l’Università di Bonn, dal titolo “ho poco tempo per salvare il mondo” – citazione di una canzone molto nota tra i giovani tedeschi. Al forum, partecipato da oltre 600 persone, era presente anche il dott. Friedrich Kitschelt, Segretario di Stato del Ministero Federale per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (BMZ).

Ha detto in quella sede il dott. Kitschelt: “Non ci si può permettersi di avere come partner nei progetti di sviluppo quei governi che escludono la partecipazione delle persone, dove la corruzione è diffusa e alla società civile non è permesso di svilupparsi. Ma non dobbiamo abbandonare le persone. In questi casi dobbiamo e vogliamo lavorare con le organizzazioni non governative (ONG) e le Chiese”. E ha poi aggiunto: “Ci sentiamo molto fortunati ad avere partner come Don Bosco, dato che spesso hanno la migliore conoscenza delle realtà locali”.

Il suo interlocutore, il salesiano coadiutore Jean Paul Muller, Economo Generale della Congregazione Salesiana, ha attirato l’attenzione su un target spesso dimenticato dello sviluppo moderno: i giovani. Lavorare per un mondo più giusto è una realtà nella vita quotidiana di molti giovani in tutto il mondo. “Oggi i giovani sono la nostra forza trainante e la nostra energia. Dobbiamo avere fiducia in loro e nelle loro capacità” ha detto il sig. Muller, sottolineando quanto sia necessario dare loro maggiore spazio, soprattutto nella politica e nella Chiesa.

Il Forum Don Bosco 2015 ha permesso ai partecipanti di questa conferenza internazionale di trovare uno spazio per esprimere i propri desideri per un futuro più giusto. Così, ad esempio, Rosie (26), ex volontaria e co-moderatrice dell’evento, ha chiesto a due ospiti, Jasmine, 27enne austriaca, e Nikola, 18enne montenegrino, di confrontare le loro opinioni sul futuro del mondo, a partire dalle loro esperienze.

In tutto il mondo attualmente vivono 1,2 miliardi di persone tra i 15 e i 24 anni. Il 90% di loro vive nei paesi in via di sviluppo. Spesso non si sente nulla sulla situazione sociale e le circostanze politiche in cui molti giovani di tutto il mondo vivono, e così non si sente nemmeno la loro voce. “Nello spirito dell’etica sociale cristiana e della pedagogia di Don Bosco dobbiamo mettere la persona al centro”, ha detto il dott. Kitschelt, rifacendosi al santo dei giovani. “Se i giovani possono sviluppare le loro capacità, sviluppano una consapevolezza di come deve essere il mondo in cui vogliono vivere. Per questo deve essere crescente la nostra responsabilità per l’educazione!”.

Pubblicato il 28/01/2015

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