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8/7/2014 - Vietnam - “La famiglia cristiana, culla delle vocazioni al sacerdozio” per la Chiesa
Foto dell'articolo -VIETNAM – “LA FAMIGLIA CRISTIANA, CULLA DELLE VOCAZIONI AL SACERDOZIO” PER LA CHIESA
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(ANS – Ho Chi Minh City) – Una pastorale familiare attenta, la preghiera e la qualità della fede nelle famiglie, rappresentano il segreto per tenere vive le vocazioni al sacerdozio in Vietnam: “Se una famiglia è santa, lì possono nascere vocazioni”, ha recentemente spiegato all’Agenzia Fides l’arcivescovo di Ho Chi Minh City, mons. Paul Bui Van Doc. Anche i Salesiani stanno sperimentando in Vietnam una primavera di vocazioni salesiane e anche missionarie.

Mons. Bui Van Doc, che il 29 Giugno scorso ha ricevuto il Pallio da Papa Francesco, ha spiegato a Fides come proprio la figura del Papa stia giocando a favore del cattolicesimo nel suo paese: “la sua predicazione arriva grazie ai mass media e ai social network. Perfino la stampa controllata dal regime comunista ne parla bene. Piace il suo sorriso, il suo modo di fare e di parlare, la sua predilezione per i poveri. Speriamo che questo apprezzamento possa avere una influenza positiva nei rapporti tra Vietnam e Santa Sede e di poter giungere presto all’instaurazione di piene e ufficiali relazioni diplomatiche”.

Una priorità per la Chiesa locale è la formazione di sacerdoti e seminaristi che continuano a essere un numero considerevole: “Le vocazioni sono fiorenti. In tutto il paese vi sono 8 seminari maggiori con oltre 3.000 candidati, fra diocesani e religiosi. Tuttavia la formazione dei giovani risulta oggi più difficile per l’influsso di una cultura della secolarizzazione, del materialismo pratico, di una mentalità individualista che è più insidiosa rispetto all’ateismo di stato”.

Anche tra i Salesiani si assiste ad una fioritura di vocazioni. La presenza dei Figli di Don Bosco in Vietnam, avviata nel 1952, conta oggi già 32 opere canonicamente erette – molte delle quali dedite alla formazione professionale dei giovani – un numero di religiosi superiore alle 300 unità e un Noviziato che  quest’anno ospita 29 giovani della sola Ispettoria vietnamita. Fortissimo è l’impulso missionario, che si propaga attraverso la testimonianza dei salesiani già partiti per la missione verso i giovani in formazione; negli ultimi 15 anni sono stati oltre 100 i giovani salesiani vietnamiti partiti in missione ad gentes.

Alle radici della fioritura di vocazioni, spiega Mons. Paul, c’è “la vita delle famiglie cristiane, cha ha tuttora una buona qualità di fede e di testimonianza. La famiglia è la culla delle vocazioni, se vi sono famiglie sante, avremo più sacerdoti. A livello diocesano, ma anche di Conferenza episcopale, riponiamo grande attenzione alla pastorale familiare”.

Tra le nuove urgenze pastorali c’è l’apostolato verso i migranti interni. “In una città di 7 milioni di abitanti come Ho Chi Minh Ville, ne sono giunti altri due milioni, dei quali 200mila cattolici, bisognosi di tutto. Grazie alla Caritas, cerchiamo di coordinare tutte le congregazioni religiose, le parrocchie, i movimenti laicali... La Chiesa in Vietnam continua a dimostrare grande attenzione ai poveri e agli emarginati, come testimonianza dell’amore di Cristo e come segno di cura per il bene comune della società”.

Pubblicato il 08/07/2014

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