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2/1/2014 - RMG - I santi salesiani di Gennaio
Foto dell'articolo -RMG – I SANTI SALESIANI DI GENNAIO

(ANS – Roma) – Grazie alla collaborazione di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale della Famiglia Salesiana per le cause dei Santi, ANS s’impegna, all’inizio di ogni mese, a presentare le figure di santità salesiana che il calendario liturgico ricorda di mese in mese. Un’iniziativa che vuole essere uno stimolo a scoprire (o riscoprire) alcuni tratti della loro santità e celebrare, così, con più consapevolezza la loro memoria.

“Gennaio propone alla nostra imitazione e alla nostra preghiera la testimonianza di alcuni membri della Famiglia Salesiana già elevati agli onori degli altari e a cui vogliamo guardare in questo anno come modelli di fede”, sottolinea don Cameroni.

15 gennaio: beato donLuigi Variara

È una figura che risalta per una fedeltà straordinaria nelle vie ispirate da Dio, ma tracciate e perfino distorte dalle contingenze umane. Un salesiano missionario che per 28 anni visse in Colombia, dedicandosi ai malati di lebbra in Agua de Dios. Trasformò la tristezza del lazzaretto con l’allegria salesiana, con la musica, il teatro, lo sport, lo stile di vita dell’oratorio salesiano. E, caso unico nella storia della Chiesa, fondò la prima comunità religiosa composta da persone colpite dalla lebbra o figlie di malati di lebbra. Fu “Fondatore” a partire dalla sua realtà di “fondato” nella sottomissione piena all’obbedienza religiosa. Morì sottoposto ad un “esilio” pesante che lo aveva allontanato dalla dedizione totale della sua vita agli ammalati e al suo Istituto, coniugando in sé e nella obbedienza religiosa più illimitata sia la fedeltà all’opera che il Signore gli chiedeva, sia la sottomissione agli ordini che gli impose il suo Superiore legittimo e che sembravano allontanarlo dalle vie volute da Dio.

22 gennaio: beataLaura Vicuña

Una giovane ragazza che offre la sua vita per la salvezza della mamma, come le confiderà prima di morire: “Sono quasi due anni che ho offerto la vita per te, per ottenere la grazia del tuo ritorno alla fede. Mamma, prima della morte non avrò la gioia di vederti pentita?”. Fare di tutto per la salvezza della mamma è l’assillo costante di Laura. Per questo intensifica sempre più la preghiera, cerca tutte le occasioni di sacrificio che il quotidiano le presenta, porta in cuore come un grande segreto che solo il Signore conosce. E quando nel periodo delle vacanze Manuél Mora, convivente della madre, invaghitosi di Laura, fa di tutto per averla, la ragazza lo respinge più volte con decisione e con quella particolare forza derivatale dalla fede autentica. L’offerta di Laura viene accolta e la giovane si spegne serenamente dopo aver pronunciato queste ultime gioiose parole: “Grazie, Gesù! Grazie, Maria! Ora muoio contenta!”.

24 gennaio: san Francesco di Sales

È una figura ricca, una miniera di sapienza dalla quale attingere, cogliendo come l’ape di fiore in fiore, alcuni dei suoi detti sulla fede: “La Fede è il raggio celeste che ci fa rimirare Dio in tutte le cose e tutte le cose in Dio”; “Diciamo così: Dio è il pittore, la nostra fede è la pittura, i colori sono la parola di Dio, il pennello è la Chiesa”; “La fede è la grande amica del nostro spirito e può, a buon diritto, parlare alle scienze umane”; “La salvezza viene indicata dalla fede, preparata per la speranza, ma è data soltanto alla carità”; “Le tentazioni contro la fede vanno diritte all’intelligenza per indurla a disputare, ad almanaccare e a sognare”.

30 gennaio: beato don Bronislao Markiewicz

Fondatore delle Congregazioni, maschile e femminile, di San Michele Arcangelo. A 18 anni, Bronislao perde la fede. “Ho voluto aderire alle opinioni dei miei professori. – scriverà più tardi - Con la fede in Dio, persi la pace dell’anima ed il senso dell’armonia interiore. Fui invaso dalla tristezza”. Nella disperazione, Bronislao ricorre ai grandi scrittori polacchi. Commosso da uno di loro, cade in ginocchio ed esclama: “Dio mio, se esisti, fa’ che ti conosca!... Che veda la Verità, e passerò la vita in azione di grazia!... Allora, sarò disposto a tutte le umiliazioni”. La risposta del Cielo è immediata: “Dio mi ha esaudito! In un batter d’occhio, la mia anima fu sommersa dalla luce. Ho creduto tutto quello che la Santa Chiesa insegna. Feci immediatamente una confessione generale”. Ma la conversione porta con sé una dura lotta sul piano morale: “Caddi ancora, e addirittura parecchie volte, ma Tu, Signore Gesù, non mi abbandonasti!”. L’esperienza della lotta produrrà una fede ravvivata, una carità e una speranza rafforzate, un vivo desiderio di vivere nell’umiltà, come spesso il Beato ripeteva ai suoi ragazzi: “Senza umiltà, senza accettazione delle umiliazioni, il Signore Gesù non lo trovi né nella preghiera, né nel digiuno, né nel pianto, né nella veglia”.

31 gennaio: Don Bosco

… ma questo sarà un altro articolo!

Nella sezione di sdb.org dedicata alla santità sono disponibili altre informazioni e risorse sui santi salesiani.

Pubblicato il 02/01/2014

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