(ANS – Quito)– Tra il 7 e l’8 luglio, nel corso della sua visita in Ecuador, Papa Francesco ha avuto due incontri: uno con il mondo della cultura e dell’educazione, l’altro con i religiosi del paese. Nel primo ha sottolineato che “Educare è dare amore, è dare vita”; nel secondo ha chiesto a tutti di rendere visibile la gratuità di Dio, “tutti i giorni fate questo cammino di ritorno verso la gratuità con cui Dio vi ha scelto”.

Al primo dei due appuntamenti, mons. Alfredo Espinoza Mateus, SDB, Vescovo di Loja e Presidente della Commissione Episcopale per l’Educazione e la Cultura, ha dato il benvenuto al Papa a nome di tutti i sacerdoti e laici che fanno parte del settore educativo del paese. Quindi ha detto: “Come Chiesa non possiamo smettere di educare ed evangelizzare, che è il nostro impegno per costruire un paese migliore”.

Papa Francesco nel suo discorso ha sottolineato che “Gesù non cercava di sdottorare. Al contrario, vuole arrivare al cuore dell’uomo, affinché questa dia frutto ... La parabola del seminatore ci parla di coltivare, di custodire ...  Oggi questo invito si impone a noi con forza. Non come una semplice raccomandazione, ma come un’esigenza che nasce per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori”.

Il giorno seguente, con i religiosi, il Papa ha posto l’enfasi nel dire che tutta la vita di religiosi, religiose, diaconi, formandi e vescovi deve volgersi alla gratuità. “Siamo oggetto della gratitudine di Dio, se dimentichiamo questo lentamente ci sentiamo importanti. Così lentamente ci allontaniamo dalla gratuità di Dio”.

Papa Francesco ha anche chiesto loro di prendersi cura della loro salute, in particolare di stare in guardia dal cadere in una malattia pericolosa, “l’Alzheimer spirituale”: “non perdete la memoria, soprattutto il ricordo di dove siete stati tratti”. A tal fine ha ricordato uno dei suo consigli: “non dimenticatevi della fede che aveva tua nonna, tua madre”.

Da ultimo ha ribadito i due principi da seguire quotidianamente: rinnovare la gratitudine per essere stati scelti; non perdere la memoria, evitare di sentirsi importanti.

Salutando i religiosi, il Santo Padre ha chiesto che preghino per lui, che pure corre il pericolo di cadere nell’Alzheimer spirituale.

Pubblicato il 09/07/2015