(ANS – New York) – Durante il suo messaggio in onore del Bicentenario della nascita di Don Bosco, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, SDB, ha lanciato un fervente appello a tutelare il diritto umano all’acqua e all’igiene di base, per evitare la morte di milioni di persone. Riportiamo di seguito alcuni estratti del suo messaggio – pubblicato dal quotidiano honduregno “La Tribuna” – che parla anche del ruolo profetico necessario in ogni società, ruolo che Don Bosco incarnò nel suo tempo.
C’è ancora bisogno di profeti
Le persone profetiche sono capaci di leggere i segni dei tempi e poi di alzare la loro voce per sfidare la comunità ad affrontare le sfide che hanno visto. Il nostro mondo è diventato un posto migliore ogni volta che la comunità profetica si è riunita per vedere più chiaramente la sua comune, sebbene diversificata responsabilità del progresso di tutti. Una di queste persone profetiche era San Giovanni Bosco (...). In risposta alla forte povertà del suo tempo, alla mancanza di protezione nelle nuove industrie non regolamentate create dalla rivoluzione industriale e allo sfruttamento dei giovani lavoratori, si dedicò al miglioramento delle prospettive per i giovani di vivere una vita felice e produttiva. (…)
In una nota del Forum Economico Mondiale, uscita all’inizio di quest’anno, 900 esperti hanno determinato che la crisi dell’acqua dolce era il maggior rischio individuale di fronte al mondo di oggi. La scarsità mondiale di acqua dolce minaccia la salute pubblica, tocca la produzione alimentare, approfondisce l’impatto della povertà, aumenta il rischio di conflitti all’interno e tra le comunità e amplifica gli effetti della crisi climatica.
Le Nazioni Unite hanno lanciato per quest’anno un’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile che rappresenta un’occasione per fare i cambiamenti che pongono le esigenze delle comunità emarginate e vulnerabili al primo posto. Acqua e igiene devono essere riconosciuti a livello nazionale e internazionale come un diritto umano. (...)
I governi devono adempiere al loro obbligo di garantire un uso sostenibile ed un’equa distribuzione delle forniture di acqua dolce del mondo, se vogliamo fermare la crescente minaccia di siccità e carenza di acqua. (...). Nel 2014, l’America centrale ha visto la peggiore siccità in quasi mezzo decennio, lasciando milioni di persone a rischio di morire di fame.
La buona notizia è che queste tragedie possono essere evitate se si prendono le decisioni corrette. (...). Per rispondere al bisogno di acqua pulita e sicura, essenziale per la vita, è stata trasformata una parte essenziale del lavoro dei Salesiani in alcune delle zone più remote delle loro missioni. (...). Brasile, Cambogia, Etiopia e India sono alcuni esempi di questo lavoro per fornire acqua pulita.
Ulteriori dettagli di questi progetti e del messaggio del cardinale salesiano sono disponibili sul sito del quotidiano La Tribuna.
Pubblicato il 09/03/2015