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16/1/2013 - India - Il festival “Ethnique” fa il bis
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(ANS – Jorhat) – Dopo il successo della passata edizione, la prima, del festival “Ethnique”, anche quest’anno si è ripetuto l’appuntamento con la rassegna di cultura, musica e tradizioni dei giovani di etnia mising. L’evento si è svolto dal 4 al 7 gennaio 2013 nelle ampie strutture dell’opera salesiana “Don Bosco-Life Plus”.

Il festival si è aperto nel pomeriggio del 4 gennaio, con il sig. J. Taku, funzionario locale, quale ospite d’onore. Nel discorso di apertura, don Thomas Kalapurackal, sdb, direttore dell’opera salesiana e promotore del festival, ha sottolineato come tutte le differenze culturali ed etniche sono doni dati da Dio all’umanità e che è proprio valorizzando queste differenze che si costruiscono l’individuo e la comunità.

Conservando l’impianto della passata edizione, il festival ha visto coinvolti come diretti protagonisti i giovani Mising che frequentano il progetto di educazione informale I-Card o l’associazione “Young Misings Association”, in totale circa 200 ragazzi, per la maggior parte giovani che hanno lascito la scuola e che ancora non partecipano pienamente alla vita delle loro comunità. Per l’occasione sono stati proprio loro a curare tutta la preparazione e lo svolgimento del festival, dall’allestimento degli spazi all’illuminazione, dalla realizzazione e vendita di prodotti artigianali alle performance artistiche, dalla produzione di documentari alla cucina tipica.

Come specifica novità di quest’edizione si segnala la partecipazione della scuola di danza “Rhythm of Dance”, esibitasi tra gli applausi del pubblico nella giornata del 6 gennaio. Altre attrazioni particolari sono state le molteplici scenette rappresentate dai giovani mising, che hanno raffigurato i racconti tradizionali della loro cultura e i vari rituali che scandiscono la vita delle loro comunità. Scopo del festival, infatti, oltre a presentare la cultura mising per i visitatori esterni, era ricordare agli stessi giovani tribali l’importanza dell’appartenenza ad una comunità. “Siamo orgogliosi di essere Mising e felici di mostrare la nostra ricca cultura, i costumi e i rituali”, ha detto Rakesh Kuli, studente presso l’opera.

Il festival Ethnique, programmato nella prima settimana di gennaio di ogni anno, ha riscosso anche in questa seconda edizione molti consensi e, se la struttura di base rimane la stessa “le nuove idee sono benvenute”, come afferma don Kalapurackal. L’interesse del pubblico per quanto messo in mostra è stato evidente e varie donazioni, in denaro e in beni, hanno facilitato la realizzazione del festival.

“È un festival stupendo, dove si va a conoscere le comunità mising; ma c’è bisogno di una maggiore pubblicità, per permettere al grande pubblico di godere di questo bell’evento” ha detto la prof.ssa Nazrine Shamim Ahnmed. “Noi abbiamo piantato un seme, ora lo vedremo crescere. – le ha fatto eco don Kalapurackal – Con la collaborazione dei media e il sostegno attivo dei visitatori, Ethnique è una scommessa vincente e, per questi ragazzi a rischio d’esclusione sociale, un sogno che diventa realtà”.

Pubblicato il 16/01/2013

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