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15/4/2011 - Spagna - Appello urgente dalle Missioni Salesiane
Foto dell'articolo -SPAGNA – APPELLO URGENTE DALLE MISSIONI SALESIANE
(ANS – Madrid) – La Procura Salesiana di Madrid ha lanciato un appello urgente a tutte le organizzazioni internazionali per dare soluzione alla situazione dei rifugiati che vivono nella missione salesiana “Santa Teresa del Bambino Gesù” di Duékoué, Costa d’Avorio. Le Missioni Salesiane richiedono gli aiuti umanitari e un campo profughi delle Nazioni Unite a Duékoué, altrimenti “si finirà in un’epidemia di colera”.

Insicurezza, mancanza di cibo, scarsità di acqua potabile e medicine: è la realtà quotidiana della missione salesiana “Santa Teresa del Bambino Gesù” di Duékoué. “Oltre 30.000 persone sono venute alla missione, che pienamente riempita potrebbe ospitare al massimo 8.000 persone in piedi. Non c’è cibo, la gente dorme per terra, non ci sono posti per ripararsi, mancano i bagni e le docce e non abbiamo acqua potabile” racconta, testimone impotente, don Vicente Grupeli, sacerdote salesiano.

Le Missioni Salesiane si appellano alle agenzie internazionali perchè arrivino aiuti per la popolazione e perchè si allestisca un campo profughi che soddisfi i requisiti minimi di igiene. Don Grupeli chiede “che non si lascino migliaia di persone qui per settimane e settimane, non abbiamo le giuste condizioni igienico-sanitarie. Non abbiamo cibo da offrire ai rifugiati. Tutto questo finirà in un’epidemia di colera e altre malattie, che uccideranno bambini e anziani”.

Nonostante l’arresto di Gbagbo, la situazione dei civili a Duékoué rimane incerta. “I rifugiati che abitano nei villaggi vicini stanno ritornando alle loro case, accompagnati dai Caschi Blu dell’ONU, ma in città le forze di Ouattara stanno facendo controlli indiscriminati tra la popolazione e chiedono a quale etnia si appartiene. Questo non vuol dire più sicurezza. Al contrario, la gente ha paura” spiega don Grupeli.

“Oltre 400 famiglie sono rimaste senza casa a seguito degli attacchi avvenuti a fine marzo nel quartiere Carrefour. Queste persone resteranno nella missione per diversi mesi”, prosegue.

Le normali attività della missione di Duékoué sono state sospese. I Salesiani hanno una parrocchia, un centro di formazione professionale, una casa di accoglienza per bambini e un centro giovanile. I religiosi, inoltre, si occupavano della popolazione di 90 villaggi rurali vicini alla città, ma da più di 3 mesi non possono più raggiungere quelle località. “Il nostro lavoro ora deve essere soprattutto sociale. Dobbiamo dedicare i nostri sforzi a ristabilire una pacifica e solidale convivenza”.

Attualmente le banche del paese sono chiuse, l’attività economica è ferma ed è impossibile far arrivare gli aiuti alla Costa d’Avorio se non attraverso le agenzie internazionali di soccorso. Le Missioni Salesiane hanno aperto un fondo di aiuti di medio e lungo termine per la Costa d’Avorio.

Pubblicato il 15/04/2011

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