(ANS – Monaco) – I Salesiani della Germania, sia a Monaco (dov’è la Casa Ispettoriale), sia a Bonn (sede della Procura Missionaria) hanno celebrato la festa di Don Bosco all’insegna del motto “Con i giovani lungo i loro sentieri”. Il 5 e 6 febbraio si sono impegnati a studiare come integrare i giovani di altre culture e paesi e accompagnarli lungo i loro percorsi, preparandoli ad un futuro positivo.

A Monaco principali relatori sono stati don Stefan Stöhr, e il salesiano coadiutore Charles Taban, del Sud Sudan, che ha presentato la situazione dei giovani rifugiati da diverse prospettive. Taban, che in gioventù ha vissuto l’esperienza di profugo, ha parlato del sostegno dei Salesiani del Sud Sudan alle vittime degli spostamenti forzati. Nonostante le condizioni avverse, Taban ha riportato molti successi, perchè i giovani riconoscono e apprezzano le opportunità che vengono loro offerte, tramite il sostegno individuale, l’inserimento nelle comunità e nei programmi educativi.

Don Stefan Stöhr ha presentato due progetti di accoglienza per minori rifugiati, che i Salesiani hanno attivi da oltre due anni a Monaco di Baviera. Attualmente 24 giovani provenienti da diversi paesi sono inseriti nei progetti “Life” e “Hope”, che garantiscono loro assistenza e cura 24 ore al giorno da parte di educatori e assistenti sociali. Vengono inoltre offerti aiuto e consulenza per quanto riguarda le questioni giuridiche, amministrative e per l’istruzione scolastica.

“Tutti i giovani che vengono da noi hanno gli stessi bisogni – ha detto don Stöhr – Ogni volta sorgono sempre le stesse domande: ‘Chi sono io? A chi appartengo? Quanto valgo?’”. Aggiunge don Stöhr: “Ciò che conta per noi è l'essere umano che sta dietro ogni storia e destino”. Il dr. Nelson Penedo, Direttore generale della Procura Missionaria di Bonn, e il salesiano coadiutore Jean Paul Muller, Economo generale della Congregazione, hanno sottolineato l’importanza di questo tema per i Salesiani nel mondo. Il Vicepresidente del Governo della Alta Baviera, dr. Ulrich Boeger, che è  il responsabile per le famiglie dei rifugiati a Monaco, ha parlato della sua sfida per equilibrara gli aspetti di gestione amministrativa e quelli umanitari nel suo lavoro.

L’opera salesiana di Bonn ha ricevuto come ospiti anche 32 giovani provenienti dalle opere salesiane di 11 nazioni, che hanno partecipato alla conferenza internazionale dei giovani sull’immigrazione e la mobilità.

L’Eucaristia, celebrata con grande entusiasmo, a Monaco è stata presieduta da mons. Wolfgang Bischof, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga; mentre a Bonn, è stata presieduta dal mons. Adriaan van Luyn, sdb, vescovo emerito della diocesi di Rotterdam, e concelebrata dal Vicario Ispettoriale, don Franz-Ulrich Otto e da vari altri sacerdoti salesiani.

Pubblicato il 09/02/2012