| India – Giovani a rischio: desiderio d’istruzione |
| India – Consulta nazionale su giustizia per i minori |
Tra i partecipanti c’erano funzionari governativi, addetti alle politiche giovanili e altri operatori con una ampia esperienza nel campo della assistenza dei ragazzi, provenienti da tutta l’India e dal vicino Bangladesh. I lavori, partendo dalle problematiche vissute dai minori, hanno favorito la creazione di possibili collaborazioni tra le organizzazioni impegnate in tale ambito e lo sviluppo di una rete che unisca chi è interessato a realizzare un mondo più attento ai più piccoli.
Il workshop, svoltosi presso l’istituto Vijayawada-Don Bosco, è stato organizzato dalla “Fondazione per i diritti del bambino (CRAF), dal Foro per i Diritti del Bambino, dal Foro Don Bosco per i giovani a rischio dell’Asia Sud (DBSFYaR) e dall’opera salesiana che ha ospitato l’incontro. Le finalità dell’incontro sono stati presentate, nel suo messaggio di benvenuto, da don Thomas Koshy, direttore del Vijayawada-Don Bosco. Ospite d’onore alla apertura del workshop è stato il sig. Lagadapati Rajagopal, deputato locale, acclamato dai partecipanti come nuovo “Chacha Nehru”, in riferimento al defunto Primo Ministro indiano Jawaharlal Nehru, stimato per il suo impegno a favore dei bambini.
Sono intervenuti in qualità di relatori, tra gli altri, il prof. B. B. Pande e la sig.ra Sheela Barse, nota attivista indiana per la difesa dei diritti dei minori. Ai lavori hanno partecipato anche il sig. Somasundaram, specialista in criminologia, la sig.ra Jiti Nichani del Foro per le leggi alternative, la sig.ra Arlene Manoharan, del Centro per l’Infanzia e la Legge, il sig. Sony George, funzionario dell’UNICEF, don George Kollashany, coordinatore nazionale del “Youth at Risk” e don Thomas Koshy. I partecipanti, oltre ad intervenire nei lavori di assemblea e in quelli di gruppo, hanno sfruttato l’occasione per interagire tra loro favorendo la creazione di una piattaforma di intenti.
Il piano di intervento elaborato nel corso del workshop ha espresso la dedizione di chi, impegnato nella assistenza dei ragazzi, si confronta con le leggi giovanili. L’incontro ha avuto una particolare importanza perchè tali leggi in India coinvolgono 2.500 istituzioni governative che, insieme, accolgono oltre 250 mila ragazzi. Al centro del dibattito è stata la legge sulla giustizia giovanile, le sue norme e la sua applicazione, al fine di definire un percorso che aiuti la società e il mondo legislativo a rispettare i ragazzi nella loro dimensione umana e civile.
Pubblicato il 14/02/2008
